Grammy Awards 2013: I Mumford & Sons, Gotye e i fun trionfano

Una serata pirotecnica fra premiazioni e performance ”da urlo”: Sting, Rihanna e Bruno Mars incantano sulle note di ”Could you be loved” di Marley

Gli Oscar della musica americana hanno eletto i loro “re per una notte”: il Grammy più importante, quello di album dell’anno, è stato assegnato a “Babel”, ultima fatica dei Mumford & Sons. La band, in giro dal 2009 col disco “Sigh no more”, ha sbaragliato rivali del calibro di Jack White, Black Keys e Frank Ocean. Che fosse un anno d’oro per il folk si era inteso già da un pezzo. Il premio “singolo dell’anno” è stato conquistato da “Somebody that I used to know” dell’australiano Gotye, che ha portato a casa anche il premio per il miglior “alternative album”.
“Canzone dell’anno” e “Gruppo rivelazione” sono andati ai fun, già in gara in tutte le categorie prima citate, col brano “We are young”. A Skrillex sono andati i premi della sezione Dance mentre la “Best Rock Song” è “Lonely Boy” dei Black Keys. Ma, oltre alle premiazioni, ad infuocare la serata è stato il succedersi sul palco di performance di grande impatto: dal trio composto da Sting, Bruno Mars e Rihanna, accompagnati da Ziggy, Stephen e Damian Marley, sulle note di “Could you be loved” al ritorno di Justin Timberlake sulle scene insieme a Jay-Z.

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