MPS e Pd. Maroni contro Napolitano: ”perché vuole coprire lo scandalo?”

Anche Di Pietro e Ingroia attaccano Napolitano e parlano di ”censura”

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intervenuto sulla vicenda che ha travolto il Monte dei Paschi di Siena, banca storicamente vicina al Pd, chiedendo di “tutelare l’interesse nazionale”, sollecitando tutte le parti ad evitare il cortocircuito tra stampa e giustizia. L’intervento del Presidente ha raccolto molte critiche. “La brutta impressione è che sia sceso in campo per coprire lo scandalo Mps e attenuare i riflessi negativi che sta avendo sulle sorti elettorali del Pd”, ha dichiarato Roberto Maroni. “Non voglio pensare che sia intervenuto per censura, però è singolare che il presidente della Repubblica si svegli adesso mentre in passato non ha mai detto una parola sulle violazioni del segreto istruttorio o del segreto delle indagini, cosa che lui richiama adesso”.
Molto duro anche il commento dell’ex ministro dell’Economia del governo Berlusconi, Giulio Tremonti: “Davvero peccato. Sono davvero deluso. È la prima volta, dal 1994 e cioè da quando sono parlamentare, che mi esprimo sul Quirinale. Pensavo che la Costituzione sul semestre bianco volesse dire anche silenzio in campagna elettorale”.
Molto dura la reprimenda di Antonio Di Pietro e Antonio Ingroia. “Ritengo che tutto ciò si possa tradurre in una censura vera e propria in quanto si lede un diritto costituzionale del cittadino elettore, il quale, prima di andare a votare, ha tutto il diritto di sapere come stanno le cose,” ha dichiarato il leader di Italia dei Valori. Per il candidato premier leader di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia, l’aspetto più grave di tutto lo scandalo Mps non è il cortocircuito tra informazione e giustizia, ma quello “tra politica, banche e finanza, dei soldi che non si sa dove siano finiti, che Monti abbia dato soldi al Mps togliendoli alle tasche degli italiani senza controllare come sarebbero stati spesi e che i partiti sono ancora dentro la gestione delle banche attraverso le fondazioni”.

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