I marò restano in India, ma sono liberi in attesa di giudizio

L’ambasciatore Daniele Principe: ”Finalmente l’India ha deciso di fare chiarezza”

NEW DELHI (India) – I marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone avranno “piena libertà di movimento nel territorio indiano”. Lo ha disposto la Corte Suprema che ha istituito un tribunale speciale a New Delhi per esaminare l’incidente che ha coinvolto in febbraio i militari italiani. Nella sentenza i giudici Altamas Kabir e J.Chelameswar hanno puntualizzato che “lo Stato centrale indiano ha giurisdizione”, mentre non era competente lo Stato del Kerala che “non aveva giurisdizione” per intervenire dato che “il fatto non era avvenuto nelle acque territoriali indiane”.
La decisione è stata accolta molto positivamente dalla difesa. L’ambasciatore in India, Daniele Principe, ha dichiarato che “finalmente l’India ha deciso di fare chiarezza” sulla vicenda. L’avvocato Arish Salve, che ha guidato il collegio dei legali della difesa ha detto all’ANSA di essere “molto soddisfatto per questa sentenza” perché “elimina il problema del Kerala”.

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