Studio della Coldiretti evidenzia che oltre 6 milioni di italiani non hanno da mangiare

La cifra è raddoppiata in questi dodici mesi, passando dal 6,7% al 12,3%; le famiglie dichiarano di aver diminuito quantità e qualità del cibo in tavola

Uno studio che illumina i retroscena della lotta alla crisi con le armi dell’austerity. Nei dodici mesi appena trascorsi, la percentuale di cittadini italiani che non possono permettersi un pasto completo adeguato almeno ogni due giorni è aumentata del quasi 100%, passando dal 6,7% di dicembre 2011 al 12,3% di questo fine anno 2012.E’ quanto emerge da un’elaborazione della Coldiretti dei dati Istat relativi al “Reddito e condizioni di vita”.
6,2 milioni “vanno ben oltre il rischio di povertà e non hanno denaro a sufficienza neanche per alimentarsi adeguatamente”. La situazione peggiore si registra tra i pensionati dove la percentuale sale al 16,5%; il record negativo viene raggiunto tra le persone sole con più di 65 anni: 21%, più di 1 su 5. Luce viene anche fatta sul 38,5% di famiglie italiane (più di una su tre) che nell’ultimo anno hanno diminuito quantità e qualità di cibo portato in tavola e sul +13% di famiglie che fanno la spesa presso l’hard discount. “E’ necessario rompere questa spirale negativa aumentando il reddito disponibile soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione” ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare “la necessità di sostenere la ripresa dei consumi”.

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