Migliaia di arresti ieri in Cina nella giornata dei diritti civili

60 pullman di ”postulanti” sono arrivati a Pechino dalla sola cittadina di Shenzhen; i manifestanti richiedono l’applicazione di diritti paritari

La denuncia è arrivata online da diversi gruppi che si battono per i diritti civili in Cina. Nella giornata di ieri, migliaia di “postulanti”, provenienti dalla provincia, hanno invaso le principali città della Repubblica Comunista Cinese per chiedere l’applicazione e la convalida dei loro diritti, domandare giustizia o risarcimenti alle autorita’ centrali, in riferimento soprattutto a questioni legate alla requisizione forzata delle case.
Solo da Shenzhen, secondo quanto raccontano testimoni a Radio Free ASsia, sono arrivati 50 autobus pieni di gente che gridava: ”ridateci i nostri diritti”. Secondo testimoni, gli occupanti degli autobus sono stati tutti portati a Jiujingzhuang, un centro ‘segreto’ di detenzione nei dintorni di Pechino, lo stesso dal quale centinaia di postulanti sono stati rilasciati lo scorso 6 dicembre. A Jiujingzhuang sarebbero state 5.000 le persone sottoposte a custodia: erano arrivati dalla città nordorientale di Shenyang a bordo di circa 60 pullman. Dopo il fermo, alcuni di loro sono stati rilasciati, altri portati ai campi di lavoro.

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