Linea Tav Torino-Lione: Monti e Hollande confermano l’impegno

L’inizio dei lavori nei primi mesi del 2014; lunghi controlli alla frontiera per i pullman dei no-tav italiani

La Tav si farà. Questo è quanto esce dal convegno in atto da questa mattina tra Mario Monti e Francois Hollande. Il Premier italiano è a Lione per partecipare al convegno italo-francese; insieme a lui il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, che ha firmato col ministro francese dei Trasporti, Frederic Cuviller, una dichiarazione congiunta che assicura ai primi mesi dell’anno 2014 la data di inizio lavori per il controverso progetto ferroviario.
Al momento, nonostante le imponenti misure di sicurezza in una Lione blindata, nella vecchia stazione ferroviaria lionese di Les Brotteaux i manifestanti sono solo una ventina, tutti francesi. I pullman con i no Tav italiani, rallentati dai controlli e dalla neve al Frejus, sono dati in arrivo per le 14, quando la manifestazione dovrebbe avere inizio. A Lione fa molto freddo e nevica, dalla Val di Susa sono partiti 12 pullman, sei sono stati fermati per lunghi controlli poi hanno passato la frontiera e sono in arrivo nel capoluogo del Rodano. Altri quattro erano passati in precedenza, il penultimo poco prima di mezzogiorno, l’ultimo era ancora sottoposto ai controlli alle 14:00. A differenza di quanto avvenuto lo scorso sabato, questa volta nessun manifestante è stato respinto alla frontiera e tutti hanno potuto proseguire il viaggio. Le operazioni si sono svolte senza incidenti, anche se vi sono stati alcuni diverbi tra le no-tav e doganieri.

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