Primarie. Nessuna sorpresa, vince Bersani con il 60%. Renzi: ”era giusto provarci”

Dario Franceschini: ”Bersani e Renzi saranno da domani come Obama e Hillary”

Pier Luigi Bersani può finalmente rilassarsi e accendere un buon toscano. Matteo Renzi è stato il primo a consegnare al segretario del Pd la vittoria con una telefonata. “E’ una vittoria netta, nessuna regola diversa avrebbe potuto metterla in discussione” ha dichiarato, “ma valeva la pena provarci”. I dati non sono ancora definitivi, ma la battaglia si è chiusa con un sostanziale 60 a 40 in favore del candidato piacentino. “Non vogliamo creare una corrente nuova”, ha rassicurato Roberto Reggi, coordinatore della campagna per Matteo Renzi. “Abbiamo portato al voto più di un milione di persone coinvolgendole in una entusiasmante avventura. Siamo a disposizione per mantenere alto questo entusiasmo, questa proposta. Bersani può usarla oppure no. È lui il segretario”.
Con una battuta l’ex segretario Dario Franceschini ha provato a dipingere gli scenari futuri. “Bersani e Renzi saranno da domani come Obama e Hillary”. Chissà. Bersani ha potuto contare sul 98% dell’apparato del partito, mentre il suo sfidante ha avuto dalla sua la gente comune. Con il 40% delle preferenze e con il suo consistente pacchetto di voti, di sicuro Matteo Renzi potrà lavorare sugli equilibri interni del Pd.

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