Autochtona 2012 – Il forum nazionale dei vini autoctoni dal 22 ottobre

Piacenza fa squadra intorno all’ortrugo e conquista Bolzano

Dai colli piacentini la più ampia delegazione iscritta ad Autochtona. Saranno dodici le aziende vitivinicole piacentine che parteciperanno alla nona edizione di Autochtona, il Forum nazionale dei vini autoctoni, in programma il 22 e 23 ottobre a Bolzano. L’obiettivo è far conoscere meglio le caratteristiche del vino Ortrugo, di cui questi produttori rappresentano complessivamente circa l’80% della produzione totale. Con quattro banchi di degustazione la Delegazione Ortrugo DOC, comporrà la più numerosa delegazione dei due giorni di rassegna dedicati ai vini autoctoni italiani.

Autochtona, evento che richiama a Bolzano sommelier, chef, buyer e appassionati da tutta Italia, dall’Austria e dalla Svizzera, conterà quest’anno oltre 300 etichette in degustazione, proposte da più di 130 cantine provenienti da quindici regioni italiane. “L’Ortrugo rappresenta l’essenza del concetto stesso di autoctono perché da sempre presente solo in territorio piacentino” afferma Chiara Azzali, portavoce del gruppo di produttori. Lo dimostrano recenti studi condotti dall’Università Cattolica di Piacenza che hanno individuato il genoma che lo identifica. “Da quest’uva nasce un vino che sta riscontrando un interesse crescente tra appassionati e consumatori grazie alla sua unicità e ad un buon rapporto tra qualità e prezzo” continua la Azzali che suggerisce di provarlo “frizzante come scelta originale per un aperitivo vivace, oppure fermo per accompagnare piatti a base di pesce, formaggi e salumi (di cui il Piacentino sa offrire grandi eccellenze), spumante per brindare a un’occasione importante”. Sono le tre declinazioni dell’Ortrugo, dal colore paglierino chiaro tendente al verdognolo e dal sapore secco o abboccato con un retrogusto amarognolo, la cui versione ferma si sta riguadagnando un successo alla pari di quella frizzante e spumante, andando così incontro ai gusti di un pubblico sempre più vasto. L’impegno dei produttori per la valorizzazione di quella che è una delle eccellenze della fascia collinare tra le valli Tidone, Trebbia, Nure ed Arda, ha accompagnato la riscoperta dell’Ortrugo, di cui è stata riconosciuta nel 2010 la denominazione d’origine controllata. A partire dal ritorno alle vinificazioni in purezza nei primi anni ’70 questo vino è giunto oggi ad essere il bianco piacentino più diffuso, sia in Italia che all’estero.

I 12 produttori piacentini che compongono Delegazione Ortrugo DOC, in ordine alfabetico, sono: Il Rintocco di Bacedasco Alto, La Torretta di Nibbiano Val Tidone, Fratelli Piacentini di Ziano Piacentino, Loschi di Bacedasco Alto, Lusenti di Ziano Piacentino, Montesissa Francesco di Carpaneto Piacentino, Tenuta Ferraia di Ziano Piacentino, Tenuta Pernice di Borgonovo Val Tidone, San Lorenzo di Ziano Piacentino, Santa Giustina di Pianello Val Tidone, Valtidone di Borgonovo Val Tidone, Vicobarone di Ziano Piacentino. Ognuno di essi porterà ad Autochtona 2012 la propria interpretazione di Ortrugo ed alcuni presenteranno anche la propria Malvasia di Candia aromatica dolce. Con una etichetta per azienda, la Delegazione Ortrugo DOC parteciperà, nell’ambito della rassegna di Bolzano, anche al Premio “Autoctoni che passione!”, dove una giuria di wine journalist internazionali assegnerà 6 riconoscimenti ai migliori vini della manifestazione.

CURIOSITÀ E DATI

Il nome: deriva da “altruga” (altra uva, in dialetto piacentino). Ettari: 430 (dati Federdoc 2010, citati dal bimestrale Spirito di Vino). Produzione annua: 2.300.000 bottiglie ca. (dati Valoritalia 2010). Riconoscimento DOC: DM 21.07.2010.

NOTE TECNICHE SULL’ORTRUGO

Ortrugo frizzante

UVE: Ortrugo.
DESCRIZIONE: gradazione alcolica 11% vol. Colore: giallo paglierino chiaro tendente al verdognolo. Il perlage è fine e persistente. Profumo caratteristico, fresco, fruttato con note di agrumi e mela verde, delicato con spiccate note floreali che richiamano il gelsomino, il tiglio. Sapore secco, equilibrato, piacevole, con un leggero retrogusto amarognolo caratteristico del vitigno.
ABBINAMENTI: particolarmente indicato per gli aperitivi, con i salumi piacentini, con il risotto agli asparagi ma si può adattare a tutto pasto.
COME SERVIRE: si consigliano calici a tulipano leggermente chiusi alla sommità. La temperatura di servizio ideale è di 10° C.
Ortrugo fermo
UVE: Ortrugo
DESCRIZIONE: gradazione alcolica 11,5% vol. Colore giallo paglierino chiaro con riflessi verdolini. Profumo caratteristico, fresco, delicato con spiccate note floreali che richiamano il gelsomino e il tiglio. Sapore: secco, equilibrato, con un leggero retrogusto amarognolo caratteristico del vitigno.
ABBINAMENTI: particolarmente indicato per gli aperitivi ma si può adattare a tutto pasto. Trova il miglior accostamento con primi e secondi a base di pesce.
COME SERVIRE: si consigliano calici a tulipano leggermente chiusi alla sommità. La temperatura di servizio ideale è di 10 -12 °C.

Ortrugo spumante

UVE: Ortrugo.
DESCRIZIONE: gradazione alcolica 12% vol. Colore giallo paglierino tenue, sfumature e riflessi verdognoli. Il perlage è fine e persistente. Profumo netto che spazia dal neutrale al floreale ed esprime la sua finezza attraverso lievi note agrumose. Sapore secco, rotondo, equilibrato. Bollicina fine, che si mescola con le sensazioni di mela acerba quasi neutra e con un finale agrumoso lungo e piacevole.
ABBINAMENTI: adattissimo come aperitivo di accoglienza, con antipasti di pesce, molluschi crudi e alcuni primi piatti tipici della tradizionale cucina piacentina e di quella più innovativa.
COME SERVIRE: si consigliano calici a tulipano leggermente chiusi alla sommità. La temperatura di servizio minima è di 11°C.

Info: http://www.fierabolzano.it/autochtona/index.html

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