Cortemaggiore. I giovani in piazza contro Don Luigi Ghidoni

I genitori stanno con le ragazze: ”estromesse dall’oratorio perché indossavano i pantaloni corti. Nonostante i 40 gradi”

CORTEMAGGIORE (Piacenza) – Ragazze invitate a non entrare in oratorio perché vestite con abiti giudicati un po’ troppo succinti; ragazzi espulsi per qualche schiamazzo di troppo e una serie infinita di episodi che gli hanno fatto puntare il dito contro gli usi e i costumi delle nuove generazioni. Una specie di "guerra" che dura ormai da nove anni. E così, stanchi di queste reprimende, i giovani di Cortemaggiore hanno deciso di scendere in piazza contro Don Luigi Ghidoni, parroco mai troppo amato da quelle parti.
Lo faranno venerdì, dopo aver ottenuto l’ok dalla questura, alle 18 con ritrovo fissato davanti al comune per tutti coloro che frequentano l’oratorio.
L’iniziativa, alquanto inusuale in una provincia cattolica come quella piacentina, "non ha lo scopo di scendere in guerra ma di aprire un dibattito al quale, speriamo, il parroco possa aderire" hanno spiegato gli organizzatori.
Che il feeling tra Don Luigi Ghidoni e i giovani di Cortemaggiore non sia mai sbocciato non è un mistero per i magiostrini, ma che arrivasse addirittura a creare un malcontento tale da farne scaturire un vero e proprio corteo forse nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
L’idea è nata dall’ennesimo episodio di intransigenza del parroco, particolarmente sensibile verso gli usi e i costumi delle giovani generazioni che, negli anni, si sono alternate nell’oratorio Don Bosco, una grande struttura che campeggia alle porte del paese, provenendo da Fiorenzuola.

Un luogo che, in passato, come hanno ricordato coloro che manifesteranno, era molto frequentato nonostante non siano mancati, come avviene un po’ ovunque, problemi e incomprensioni anche con altri parroci. Ma fino all’arrivo di Don Ghidoni, almeno stando alle testimonianze, tutto nella norma.
"Ancora una volta alcune ragazze, in questi giorni, sono state estromesse dall’oratorio perché avevano i pantaloni corti" ha detto uno dei genitori che hanno organizzato il corteo, "questo nonostante i quaranta gradi del periodo". E non sembra essere stato un caso isolato, visto che in passato "un ragazzo arrivò persino a mettergli le mani addosso, dopo un ruvido rimprovero sulle scalinate del centro ricreativo".

Per approfondire l’argomento, con foto e interviste audio, leggi anche Piacenza 24.

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