Province addio. Ecco come si trasformerà l’Italia con il decreto varato oggi

Piacenza con Parma, Reggio-Emilia e Modena in un’unica istituzione

ROMA – Tra le nuove Province che potrebbero nascere dall’accorpamento di quelle esistenti c’é la ‘Provincia romagnola’ che riunirebbe Cesena, Forlì, Rimini e Ravenna che sono già al lavoro per un’unica Provincia. “Parma, Piacenza, Modena e Reggio Emilia, invece, potrebbero far parte di una sorta di ‘Provincia del buon gusto’ capace di riunire tutte le migliori Indicazioni geografiche protette (Igp) del Paese, dal parmigiano al prosciutto, all’aceto”. Ne parla il sito ANSA.it che offre un affresco molto chiaro sul probabile destino delle province italiane.
“In alcuni territori il ‘taglio’ delle attuali Province sarà drastico,” spiega Valentina Roncati su ANSA.it, “basti pensare alla Toscana, dove, delle attuali 10 Province, solo Firenze ha i requisiti non solo per rimanere, ma per trasformarsi in città metropolitana. Le altre 9 dovranno accorparsi per dare vita – è probabile – a due nuove amministrazioni provinciali”.

Situazione simile in Lombardia, dove su 12 Province attuali, solo 4 (Milano, Brescia, Bergamo e Pavia) avrebbero i requisiti per rimanere in vita. “Le nuove Province eserciteranno le competenze in materia ambientale, di trasporto e viabilità; perderanno invece alcune funzioni tra le quali quelle che riguardano il mercato del lavoro e l’edilizia scolastica”.

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