Delitto di via Poma. Raniero Busco assolto per non aver commesso il fatto

L’ex fidanzato di Simonetta Cesaroni scagionato dalla sentenza della Corte d’Appello

Raniero Busco non ha ucciso Simonetta Cesaroni. Questa la sentenza della prima Corte d’Assise d’Appello di Roma. L’uomo ha accolto la sentenza in lacrime, abbracciando il fratello e l’avvocato Franco Coppi. Subito dopo, l’uomo è stato colto da malore, sorretto dal fratello e quindi portato lontano da fotografi e telecamere. Decisiva per l’assoluzione di Busco, che secondo chi lo giudicava non ha “commesso il fatto”, la perizia disposta dalla Corte d’Appello.
Secondo quest’ultima, il segno trovato sul seno di Simonetta Cesaroni, massacrata con 29 coltellate il 7 agosto del 1990, non sarebbe riconducibile ad un morso dell’uomo, e sul reggiseno della ragazza comparirebbero altre traccia di Dna, oltre a quelle di Busco, fidanzato della giovane quando questa venne uccisa. In seguito alla lettura della sentenza, il procuratore generale Alberto Cozzella ha dichiarato: “E’ una sentenza della Corte. Come tale va accettata e rispettata. Valuteremo il da farsi all’esito della motivazione. Non è escluso, anzi è assolutamente probabile, che ricorreremo in Cassazione”.

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