Cile. E’ morto Daniel Zamudio il ragazzo torturato per 6 ore dai neo-nazisti perche’ gay

Quattro settimane di agonia prima della morte. Arrestati tre ragazzi tra i 19 ed i 26 anni

SANTIAGO DEL CILE – E’ spirato a causa delle torture subite e dopo un’agonia durata oltre quattro settimane il giovane 24 cileno Daniel Zamudio. Il ragazzo era stato rapito e massacrato perché omosessuale da un gruppo neo-nazista. Le orribili pene a cui il ragazzo è stato sottoposto non andrebbero raccontate, ma forse è necessario per far capire al mondo che è ancora pericoloso esprimere liberamente il proprio orientamento sessaule. Per sei ore, ad un ragazzino come tanti, sono state inferte decine di ferite, gli stato staccato un orecchio e bruciata una gamba, gli sono state tracciate svastiche sul suo corpo con dei pezzi di vetro.
Daniel Zamudio era ricoverato all’ospedale Posta Central, a Santiago del Cile. Nonostante fosse stata dichiarata la morte cerebrale dai medici che lo avevano in cura, la famiglia non aveva staccato la spina. Intanto le indagini della polizia hanno portato all’arresto di tre ragazzi di eta’ compresa tra i 19 ed i 26 anni.

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