GLS Logistics. Notte di follia davanti alla sede presidiata dai lavoratori

Si parla di ”minacce di morte ai lavoratori, alle loro mogli e ai figli”. La denuncia dei Cobas

PIACENZA – Ultimi aggiornamenti sulla vicenza Gls Logistics – “Minacce di morte ai lavoratori, alle loro mogli e ai figli”. E’ il bilancio di una serata di ordinaria follia davanti ai cancelli della Gls Logistics di Montale dove, da qualche tempo, i facchini hanno installato un presidio permanente, in attesa di una trattativa che risponda alle loro richieste. Secondo le testimonianze (ascoltabili a fondo pagina) e la denuncia dei Cobas – che si sono dichiarati pronti entro i 90 giorni di tempo disponibili a presentarla in Procura – in serata alcuni dei cosiddetti "caporali" avrebbero avvicinato i lavoratori e li avrebbero minacciati verbalmente di morte. "Veniamo a casa vostra, picchiamo voi, le vostre donne e i vostri figli" oppure "se continuate a scioperare bruciamo voi e il vostro presidio".
Sono solo alcune delle intimidazioni subite dai lavoratori che, all’incirca verso le 21 di questa sera, hanno provato a chiedere di rientrare nei magazzini per lavorare. Un manipolo di dipendenti della Gls, una decina per la maggior parte di nazionalità albanese, avrebbe avvertito coloro che si sono affidati al sindacato Si Cobas di mollare la protesta, altrimenti sarebbero stati costretti a passare alle vie di fatto.
Venuti a sapere dell’accaduto, i delegati Cobas hanno quindi avvertito la polizia che, giunta sul posto, avrebbe identificato queste persone anche alla presenza dei dirigenti della Gls.

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