BIT. Alla fiera del turismo di Milano presente anche lo stand di Piacenza

Paolo Dosi, Massimo Trespidi, Maurizio Parma e Giuseppe Parenti presenti allo stand di Piacenza

Erano presenti tutti allo stand di Piacenza allestito al BIT, la Borsa del Turismo di Milano. Paolo Dosi, Massimo Trespidi, Maurizio Parma e Giuseppe Parenti hanno presentato le caratteristiche del nostro territorio soffermandosi sulla qualità dei nostri prodotti e su quanto sia preziosa la terra che abitiamo.
I cammini e gli itinerari turistici rappresentano una parte importante, se non fondamentale, delle prospettive turistiche europee. Il concetto è stato espresso chiaramente questa mattina nel corso del convegno “I cammini: una nuova prospettiva per il turismo europeo” a cui hanno partecipato, al centro congressi della Borsa internazionale del Turismo, l’assessore provinciale al Turismo Maurizio Parma, il dirigente del settore Turismo della Provincia Bruno Bedani e Giovanni Cattanei, storico e docente all’Università di Milano. La proposta è candidare il percorso di San Colombano (che dall’Irlanda attraversa il nord della Francia e la Germania, scende lungo il Danubio, arriva in Austria, approda in Svizzera e si conclude in Italia) all’interno dei Cammini d’Europa. “E’ indispensabile oggi – ha esordito il vicepresidente e assessore al Turismo della Provincia di Piacenza Maurizio Parma – investire in cultura e nelle tradizioni locali. I singoli comuni e i singoli soggetti non possono andare su certe piazze, come appunto la Bit, in modo autonomo: è necessario adottare un’ottica di sistema che unisca fianco a fianco Province, Comuni e associazioni di un medesimo territorio”. “La proposta turistica piacentina – ha spiegato durante il suo intervento il dirigente Bedani – intende coinvolgere tutti i sensi. In particolare Piacenza, come Parma, conserva una tradizione enogastronomica forte: il desiderio è quello di mantenerla intatta sul territorio”. Quindi un invito. “Il turismo – ha detto – si fa con gli operatori economici che, insieme alla Pubblica Amministrazione hanno il compito di credere in un progetto comune”. Punto, quest’ultimo, condiviso dai “colleghi” parmensi. E’ stato poi lo storico Cattanei a puntare l’attenzione sul binomio turismo e cultura. “I due elementi – ha detto – devono andare di pari passo. Il territorio piacentino, soprattutto dai giovani che abitano il territorio, è forse ancora troppo poco conosciuto. Un recente studio ha riportato alla luce un numero alto di vie e itinerari: occorre a questo punto trasformare la ricerca storica in un’offerta turistica che accanto al turismo “a piedi” unisca l’itinerario in auto”. Un invito, quest’ultimo, che la Valtidone e la Valluretta hanno già raccolto iniziando a impostare con le forze di 14 Comuni una rete di percorsi storici, religiosi e turistici sulle vie pellegrine.
L’introduzione dei lavori è stata affidata anche a Agostino Maggiali, assessore al Turismo della Provincia di Parma, Massimo Tedeschi, presidente Associazione europea della via Francigena, Franco Iseppi, presidente Touring Club Italiano e Maurizio Davolio, presidente Associazione Italiana Turismo Responsabile; alla tavola rotonda, insieme alle autorità piacentine, hanno preso parte anche Flavia Ramil, direttrice tecnica Ufficio Turismo – Comune di Santiago de Compostela, Enzo Giammarino, Coordinatore ATI Culto e Cultura in Abruzzo, Carla Ghirardi, dirigente dell’assessorato al turismo della Provincia di Parma, Diego di Paolo, responsabile settore turismo Cammini d’Europa, Luciano Mornacchi, direttore iniziative speciali Touring Editore e Alberto D’Alessandro del Consiglio d’Europa. In cabina di regia Giorgio Cannì, collaboratore del Corriere della Sera.

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