E se eruttasse il vulcano sottomarino Marsili? Uno tsunami sommergerebbe il sud Italia

Una ricerca scientifica ha evidenziato la necessità di tenerne monitorata l’attività

In queste ore la comunità scientifica europea sta osservando con una certa apprensione l’attività vulcanica registrata in Germania, sotto le acque del dormiente Laacher See. Ma in Italia esiste un altro vulcano che preoccupa gli studiosi; si tratta del Marsili, che è il più grande vulcano d’Europa e si trova sotto il Mar Tirreno. La sua struttura è lunga circa 70 km e larga 30 Km. Il Marsili raggiunge un’altezza di 3000 metri e dista solo 150 km dalle coste della Campania. In caso il vulcano decidesse di eruttare, o se si verificassero dei crolli, uno tsunami sommergerebbe le coste siciliane, campane e calabresi, con onde alte fino a 20 metri.
La preoccupazione degli scienziati è dovuta ad una ricerca durata diversi anni e ai rilievi magnetici, gravimetrici ed osservazioni sismologiche effettuate utilizzando la nave Universitatis. “L’analisi integrata dei dati di anomalia magnetica e quelli di anomalia gravimetrica del vulcano Marsili,” leggiamo in un articolo pubblicato su IlSussidiario, “hanno evidenziato la presenza di una zona caratterizzata da bassa densità (appena 2.0 g/cm3) e magnetizzazione nulla (0 A/m). L’area in questione è localizzata nella porzione sommitale e si estende per decine di km con uno spessore di circa 2 km. I volumi in gioco suggeriscono che un possibile evento di crollo potrebbe essere in grado di generare eventi tsunamici”.

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