Piacenza. Inquinamento a livelli drammatici. Pericolo per i bambini

L’allarme di Legambiente: ”servono azioni strutturali e più coraggio nei provvedimenti di emergenza”

Quando i pediatri iniziano a suggerire di non portare in giro i neonati con la carrozzina c’è da preoccuparsi. Il 2011 si chiude con un ennesimo periodo di sforamenti dei limiti sulla qualità dell’aria. Il numero di giorni di superamento dei limiti delle PM10 (le polveri sottili) quest’anno sono giunti a valori astronomici, ben più alti del 2009 e del 2010 (si veda tabella allegata), e le ultime settimane sono state caratterizzate da continua emergenza.
Purtroppo le reazioni dei comuni e della Regione sono state ancora una volta deboli e contraddittorie, con blocchi del traffico programmati, poi revocati ai primi segnali di pioggia, per poi essere riattivati poco dopo.
Un comportamento che non è coerente con la gravità del fenomeno e con gli effetti sulla salute. E’ bene ricordare, come cita anche il sito dell’ARPA, che l’aumento delle concentrazioni delle PM10 è direttamente correlabile a aumento di ricoveri ospedalieri e di patologie per cause respiratorie e vascolari.
Per questo Legambiente chiede che il 2012 si apra con una maggiore fermezza e con la capacità della regione e dei sindaci di mettere in atto azioni di emergenza serie e continuative assieme ad azioni strutturali sul traffico.
Se i blocchi del traffico episodici non risolvono il problema a monte, è necessario comunque un forte segnale culturale che l’uso dell’auto privata deve diventare sempre più ridotto nelle nostre città. Quindi i blocchi devono essere mantenuti ed estesi ad ampie aree delle città, riducendo al minimo le deroghe.
In questo, una menzione di coraggio va al comune di San Lazzaro, alle porte di Bologna che pur avendo meno di 50.000 abitanti dal 2004 ha aderito all’Accordo di Programma sulla qualità dell’aria, e che quest’anno ha emanato un’ ordinanza prevedendo per una settimana intera e su tutti i giorni la regolamentazione più restrittiva sulla circolazione dei veicoli, tipica dei “giovedì” di Gennaio. Inoltre ha aggiunto la disposizione ad abbassare la temperatura massima di esercizio del riscaldamento, e riducendone il funzionamento di 1 ora al giorno.
Con riferimento alle azioni strutturali è necessario destinare i fondi per gli investimenti con priorità assoluta al trasporto pubblico cittadino e pendolare e alla rete delle piste ciclabili.
Al contrario la nostra Regione sembra avere una particolare predilezione per strade e autostrade.
Anche sul versante delle abitazioni l’urgenza è quella di mettere mano alla riqualificazione delle città riducendo i consumi del patrimonio edilizio costruito dal dopoguerra agli anni ’90, individuando gli strumenti urbanistici ed economici per farlo.
Insomma se nell’immediato i blocchi del traffico sono la soluzione da applicare, nel lungo termine la lotta allo smog si fa con i piani regolatori e sulla scelta degli investimenti infrastrutturali.

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