Primarie. Il programma di Francesco Cacciatore

Conferenza Programmatica del PD. Commercio e trasporto pubblico, Palazzo Uffici e semplificazione

E’ stato un discorso a tutto tondo quello di Francesco Cacciatore alla platea del suo partito, il PD, che si è riunito in una due giorni in Sant’Ilario per delineare le azioni future nella Conferenza Programmatica: "Sono orgoglioso che il Partito Democratico sia arrivato qui con una visione futura della città, perché la politica deve avere un ruolo dialogante con le persone e le parti sociali e il tema del bene comune deve essere al centro del progetto". Cacciatore ha parlato di dialogo e ascolto, ma con una sottolineatura netta: "Dialogo e confronto aiutano se, e solo se, alla fine portano ad una decisione: è quello che si aspettano i cittadini, le imprese e tutta la comunità che ci guarda. Ed è quello che dobbiamo fare tutti: dialogare, partecipare e infine decidere". La Piacenza di domani, ha detto il candidato alle primarie, è stata definita "approvando il documento preliminare del PSC che dice cose molto chiare e concrete: nei prossimi 20 anni dobbiamo fermare il consumo del territorio agricolo cittadino, la città trova al proprio interno una forma urbana capace di sapersi rigenerare".

Poi si è passati ai temi caldi dell’agenda politica: i giovani ("Io vorrei una città in cui gli studenti possano progettare il loto futuro, giovani che a Piacenza rimangono a lavorare perché diventano ingranaggio fondamentale di un sistema che sa valorizzare il buono che c’è".
E ancora, il centro storico in rapporto al tema del commercio e alla mobilità: "E’ impensabile legare questo tema alle macchine private che passano o meno in centro. Noi vogliamo favorire il trasporto pubblico, una mobilità dolce e sostenibile. Ecco, forse conviene ripensare ad alcune cose che la gente vuole in quest’ottica: le persone vorrebbero poter arrivare nel cuore della città, in piazza Cavalli, con il trasporto pubblico".
Infine, Cacciatore ha chiarito la sua posizione su tema delicato e strategico come quello del nuovo Municipio, Palazzo Uffici.
"E’ un tema che abbiamo portato all’attenzione della città in questi anni sapendo di avere un’esigenza fortissima che riguarda l’efficienza della pubblica amministrazione. A volte ci dimentichiamo che un palazzo unico o l’accorpamento delle sedi comunali ci farebbe risparmiare la bellezza di 600.000 euro l’anno e ci permetterebbe di aumentare l’efficienza e la produttività della Pubblica Amministrazione. Credo però – ha aggiunto il vicesindaco – che sia arrivato il momento di dire che se l’amministrazione pubblica lascia scorrere il tempo senza dare risposte crea un effetto negativo. Per questo nel progetto di Palazzo Uffici credo che qualcosa vada rivisto, magari va accantonato in questo momento e approfondito. Tenendo sempre presente che semplificare il rapporto tra cittadini e PA è fondamentale: i cittadini entrano in contatto con il Comune e a volte entrano in contatto con meccanismi burocratici che non vengono compresi".

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