Minicar. Quale soluzione per la mobilità delle fasce deboli che la crisi lascia a piedi?

Semplificare le procedure amministrative per la guida di veicoli a spiccata propensione urbana, come ciclomotori e quadricicli

Milano, 11 ottobre 2011. Il perdurare della crisi economica, oltre ad incidere negativamente sul reddito e sulla capacità d’acquisto degli italiani, ha manifestato i suoi effetti anche sulla domanda di mobilità dei cittadini. Negli ultimi tre anni il numero di spostamenti nel giorno medio è diminuito del 18,8%, i viaggi in auto sono calati del 16,6%, gli spostamenti su ciclomotori e motocicli sono diminuiti del 17,6%, quelli a piedi o in bicicletta del 18,5% (fonte: ISFORT). La contrazione della mobilità è effetto ma anche causa della stagnazione economica, alimentando un circolo vizioso che danneggia l’industria dell’automotive e penalizza gli utilizzatori finali.

Il mercato dei motocicli, negli ultimi 3 anni, ha fatto registrare un calo del 36%, quello dei ciclomotori del 46% mentre i quadricicli hanno perso il 42% delle registrazioni.
In vista delle future misure a sostegno dello sviluppo, delle quali si discute in questi giorni,
è indispensabile mettere in campo tutte quelle iniziative che vanno in direzione di un rilancio dell’economia , come il sostegno del credito al consumo e il contenimento dei costi di gestione (con il prezzo dei carburanti che ha toccato livelli da record).
In particolare sarebbe opportuno semplificare le procedure amministrative per la guida di veicoli a spiccata propensione urbana, come ciclomotori e quadricicli, per favorire quelle fasce deboli della popolazione, come gli anziani, che diversamente rischiano di restare a piedi.

E’ importante ricordare che l’Italia, dopo la Germania, è il paese con il più alto tasso di popolazione anziana in Europa, con un età media che raggiunge i 79 anni per gli uomini e addirittura gli 84 anni per le donne.
Pier Francesco Caliari, direttore generale di Confindustria ANCMA, dichiara: “Non prevedere misure di sostegno alla mobilità per questo importante segmento della popolazione significa condannare all’isolamento milioni di cittadini per i quali la possibilità di spostarsi autonomamente non è un lusso ma una necessità che consente di soddisfare alcuni bisogni fondamentali”.

Potrebbe interessarti

arte e sostenibilità Arte Laguna Prize sostenibile

Arte e sostenibilità. Un approccio olistico catalizzatore di cambiamento

L’intersezione tra arte e sostenibilità rappresenta un campo fertile di esplorazione e innovazione, dove gli …