L’Italia vara la manovra anticrisi. Il testo in sintesi, punto per punto

Silvio Berlusconi: una manovra aggiuntiva di 45 miliardi di euro, necessaria perché ”il nostro paese ha il debito piu’ elevato in rapporto al Pil, accumulato dai precedenti governi che dal 1978 al 1992 sono riusciti a moltiplicare il nostro debito”

L’Italia vuole dimostrare all’Europa di essere un partner serio, in grado di reggere la pressione dovuta alla crisi planetaria che sta travolgendo USA e Occidente. Così il Premier Silvio Berlusconi ha varato oggi una manovra bis, definita dai media “anticrisi”, finalizzata a raggiungere il pareggio in bilancio in tempi anticipati, come richiesto dall’Europa.

Sul sito “Clandestinoweb” è riportata in sintesi la manovra punto per punto. Ricordiamo che tra le rivoluzioni presentate dal Governo c’è anche il taglio di 34 province (sotto i 300 mila abitanti) e l’accorpamento di 1500 comuni (sotto i mille abitanti).

Ecco lo schema:

COSTI POLITICA: Tagli ai ministeri per 6 miliardi nel 2012 e per 2,5 miliardi nel 2013.

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’: Estesa ai dipendenti privati la misura gia’ in vigore per i dipendenti pubblici e per i pensionati: prelievo del 5 per cento della parte di reddito eccedente i 90 mila euro e del 10 per cento della parte eccedente i 150 mila euro.

TFR: Pagamento con due anni di ritardo dell’indennita’ di buonuscita dei lavoratori pubblici.

TREDICESIME: I dipendenti delle amministrazioni pubbliche che non rispettano gli obiettivi di riduzione della spesa potrebbero perdere il pagamento della tredicesima mensilita’.

AUTONOMI: Aumento della quota Irpef per gli autonomi, a partire dall’attuale 41 per cento per i redditi oltre i 55 mila euro.

PENSIONI DONNE: Anticipato al 2015 il progressivo innalzamento a 65 anni (entro il 2027) dell’eta’ pensionabile delle donne nel settore privato.

PENSIONI DI ANZIANITA’: Previsti interventi disincentivanti per le pensioni di anzianita’, con anticipo al 2012 del requisito di 97 anni tra eta’ anagrafica e anni di contribuzione.

CONTRATTI AZIENDALI: Estensione “erga omnes” dei contratti aziendali che potranno cosi’ derogare a quelli nazionali e a parte dello Statuto dei lavoratori. Non piu’ prevista la delega per lo Statuto dei lavori.

RENDITE AL 20 PER CENTO: Una misura che vale circa due miliardi di euro. Esclusi i titoli di Stato che restano tassati al 12,5 per cento.

PERDITE: Riduzione per le societa’ al 62,5 per cento della possibilita’ di abbattimento delle perdite.

PONTI: Le festivita’ infrasettimanali “non concordatarie” sono spostate al lunedi’.

SCONTRINI: Tracciabilita’ di tutte le transazioni superiori ai 2.500 euro con comunicazione all’Agenzia delle entrate delle operazioni per le quali e’ prevista l’applicazione dell’Iva. Inasprimento delle sanzioni, fino alla sospensione dell’attivita’, per la mancata emissione di fatture o scontrini fiscali.

PROVINCE E COMUNI: Dalle prossime elezioni soppressione delle 34 province sotto i 300 mila abitanti e fusione di circa 1500 Comuni sotto i mille abitanti. Prevista anche la riduzione dei componenti i Consigli regionali.

ENTI LOCALI: Taglio dei trasferimenti agli Enti locali in due fasi: 6 miliardi per il 2012 (1,7 mld a carico dei Comuni; 0,6 miliardi per le Province; 1,6 mld a carico delle Regioni a statuto ordinario e 2 mld per quelle a Statuto speciale) e 3 per il 2013. Non sara’ toccato il comparto sanita’.

RINNOVABILI: Torna l’ipotesi del taglio del 30 per cento degli incentivi. Non potranno essere superiori alla media di quelli erogati negli altri Paesi d’Europa.

MERCATO ELETTRICO: Verso la divisione in tre macrozone (Nord, Centro, Sud).

SERVIZI PUBBLICI LOCALI: Si punta alla liberalizzazione e verranno incentivate le privatizzazioni.

Potrebbe interessarti

Piacenza Summer Cult: un Festival da non perdere

Dal 13 giugno al 19 luglio 2024, il cuore storico di Piacenza si trasformerà in …