Divertentissima la loro versione di ”Grazie perché”. Nella finale la loro satira colpisce anche la sinistra
Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu si sono confermati artisti di grande livello. La loro presenza ha reso il festival effervescente, con esempi di satira pungenti e momenti di improvvisazione molto divertenti. Per il dinamico duo, il tormentone di questo festival è stato, come era prevedibile, Silvio Berlusconi.
Le Arcore’s nights sono state al centro di quasi tutti i siparietti. Eppure "Se Berlusconi non ha telefonato, vuol dire che il Festival gli è piaciuto. Dove abbiamo sbagliato?" si sono domandati.
Luca e Paolo hanno colpito e affondato anche la "loro" sinistra. Con una satira sui "valori della sinistra" hanno messo in evidenza la confusione di politici ed elettori, uniti solo nell’eterna battaglia contro Berlusconi.
Bizzarri e Kessisoglu hanno poi cantato la loro versione di "Grazie perché". "Grazie Belen per la tua grinta, che tu sia incinta oppure no, dillo a Corona, non sei solo bona, ma una scienziata in confronto a lui. Grazie anche a te, Elisabetti, ma certi balletti no, non farli più. E se potrai, al prossimo giro, con Robert De Niro non ci parlare. Grazie anche a voi, cari orchestrali, da circa un mese seduti lì: ma come si fa a trovare l’estro con un maestro brutto così. Grazie Morandi, che ci hai voluto, cocciuto, al Festival".
Promossi a pieni voti.
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