Minicar. Impara a conoscerle grazie al Safety Day

Presso il circuito di Vairano la seconda edizione del «Safety Day», una giornata di educazione stradale promossa da AISCAM

Si è svolta qualche giorno fa presso il circuito di Vairano la seconda edizione del Safety Day, giornata dedicata a ragazzi tra i 14 e i 17 anni che si sono avvicinati al mondo delle tanto discusse minicar.

A 17 anni il mondo dei motori è praticamente sempre e solo a 2 ruote. Ragazzi che sfrecciano su motorini, troppo spesso truccati, impazzano per le strade delle nostre città e non solo. Il loro approccio con le quattro ruote nella maggior parte dei casi si limita a estenuanti partite su console di ultima generazione alla guida di bolidi che nella vita reale sono destinati a pochi, fortunati, eletti.

Ma c’è anche chi si mette al volante delle minicar, più correttamente quadricicli leggeri. Proprio quelli che tanto hanno fatto discutere qualche mese fa, a causa di un paio di incidenti mortali che hanno portato alla ribalta il problema dei minorenni al volante. In Italia il 70% delle vendite riguarda persone sopra i 50 anni e solo a Roma il mercato è ribaltato: il 70% dei possessori ha meno di 18 anni.

Problema al quale si è voluto porre rimedio con il nuovo codice della strada, dove si è stabilito che per ottenere il patentino a partire dal gennaio 2011 tutti i minorenni debbano frequentare un corso e sostenere poi un esame teorico e uno pratico. Inoltre, come ricordato dal presidente della commissione trasporti della Camera, on. Mario Valducci, è stato introdotto l’obbligo delle cinture di sicurezza e il divieto totale di truccare il motore.

Proprio in quest’ottica si è svolta ieri presso il circuito di Vairano la seconda edizione del «Safety Day», una giornata di educazione stradale promossa da AISCAM (Associazione Italiana Sicurezza Circolazione Automezzi e Moto) rivolta in questo caso a un gruppo di studenti tra i 14 e i 17 anni di un istituto tecnico del pavese. I giovani hanno così avuto modo di avvicinarsi al mondo delle minicar, ma anche dei più classici «cinquantini», affiancati da istruttori qualificati, per prendere confidenza con i mezzi e poter così affrontare la strada con una guida sicura e consapevole.

Ecco quindi che i 39 ragazzi hanno prima effettuato dei briefing con gli istruttori e si sono poi messi loro stessi alla guida dei mezzi, potendo così mettere in pratica i preziosi consigli degli esperti. Già, perché come tutte le cose, non è il mezzo a essere «cattivo», ma piuttosto chi lo usa. Procedere per strada con una guida sicura e responsabile vuol dire non correre rischi, per sé e per gli altri. Fare le «penne», truccare i motori e altre azioni del genere sono, come affermato dalle due psicologhe che hanno incontrato i 4 gruppi di adolescenti, processi di autoaffermazione per risultare importanti all’interno del gruppo. Far capire che correre un rischio è solo inutile è fondamentale per chi si mette alla guida.

Presenti per l’occasione anche alcuni costruttori (Aixam, Microcar, Ligier, Chatenet e Casalini) che hanno fornito le 5 minicar utilizzate nel corso della giornata. Da segnalare il modello della Casalini, per ora in veste di prototipo, che monta il sistema antibloccaggio ruote (ABS). Speriamo che in un futuro non troppo lontano l’uso dell’ABS si estenda, anche se ciò farebbe lievitare i già non indifferenti prezzi dei quadricicli leggeri: si parte infatti da circa 8000 euro per arrivare a oltre 12.000.

Va comunque ripetuto che demonizzare una categoria di mezzi di trasporto sotto l’ondata sensazionalistica di giovani vittime è un’usanza da dismettere. Insomma, una bella giornata all’insegna della sicurezza; è auspicabile che l’esperienza si ripeta e che le lezioni di sicurezza stradale che dovrebbero essere introdotte con l’anno scolastico 2011/2012 possano essere portate avanti con la costanza e il profitto che tutti si aspettano.

Fonte: motori.it.msn.com

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