Intervista a Luca Jurman. ”La musica va affrontata con serietà e passione, senza cercare scorciatoie”

Una lunga chiacchierata con l’artista, parlando di musica, televisione e insegnamento

La nostra passione per Luca Jurman nasce nel 2007, quando Nicola Bellotti – l’editore di Piacenza Night – ha assistito a un suo concerto nel tempio italiano della musica jazz, il Blue Note di Milano. Non ricordo con esattezza per quante settimane, in agenzia, ci ha costretti ad ascoltare il suo album “Unplugged” (una serie di cover riarrangiate in chiave soul) e il successivo singolo “Nera”, in loop continuo. Fatto sta che dopo quel periodo, in seguito a quel primo fortuito incontro con l’artista, abbiamo potuto apprezzare anche lo Jurman televisivo, nel ruolo di vocal coach ad “Amici di Maria De Filippi”. Oltre al suo indiscusso talento come musicista, quello che si percepisce ascoltando Luca Jurman è il peso del suo codice morale. Nella giuria di “Amici” si è sempre distinto per le sue esternazioni lucide e coraggiose, spesso controcorrente, rinunciando ad essere popolare a tutti i costi. Il suo ruolo di educatore lo rendeva molto differente dalle persone che aveva intorno. “Tengo molto all’insegnamento,” ha spiegato telefonicamente Luca Jurman, in una chiacchierata con Nicola Bellotti. “La musica, come ogni forma d’arte, deve essere affrontata con serietà e passione, senza cercare scorciatoie. Sempre più spesso in certi show televisivi sento usare a sproposito la parola talento. I veri talenti sono rari, e studiare a fondo per imparare a governare il proprio strumento-voce è fondamentale per crescere e continuare a migliorare”.

Dalla sua prima partecipazione ad “Amici”, la redazione di PiacenzaNight.com ha cominciato a parlare del vocal coach sempre più spesso, sostenendo la sua carriera artistica e cercando di evidenziare come il suo ruolo televisivo fosse significativo. Tra talent, reality e tritacarne mediatici, ci sembrava importante che una persona seria contrapponesse la sua visione del mondo alle false speranze alimentate dallo show business. “Ricevo centinaia di email di genitori che vorrebbero vedere in televisione i loro figli,” ha raccontato Jurman. “Ragazzi e ragazze spesso giovanissimi che sperano di risolvere i problemi economici della famiglia o semplicemente sognano fama e successo. Molti di questi adolescenti rischiano di rimanere vittime di truffe organizzate speculando sul nome di personaggi illustri e famosi, ed anche sul mio nome”. A Roma e in altre città italiane, infatti, persone con pochi scrupoli hanno organizzato corsi di canto e stage vari millantando la presenza di Luca Jurman. Per questa ragione i consulenti legali dell’artista sono molto attenti agli annunci diffusi anche attraverso la rete.

In questi giorni abbiamo dato notizia, sul nostro magazine, di un corso di canto che si terrà a Piacenza, e per un nostro errore abbiamo annunciato la partecipazione di Luca Jurman. Per rimediare abbiamo pubblicato una smentita, e da questa circostanza spiacevole è nata l’occasione per una lunga chiacchierata con l’artista. “Ho molto apprezzato il sostegno di Piacenza Night in questi anni e mi è dispiaciuto che si sia creata un po’ di tensione,” ha rivelato Luca Jurman, spiegando dettagliatamente le ragioni di un intervento così serio dei suoi legali. “E’ importante tutelare le ragazze e i ragazzi che possono essere ingannati da chi organizza corsi truffaldini. Nel caso specifico di Piacenza, non credo che la struttura volesse mettere in atto una truffa, tuttavia la locandina del corso poteva trarre in inganno le persone interessate. Il messaggio, diffuso rapidamente su Facebook, poteva indurre qualcuno ad iscriversi pensando di trovare me in aula ad insegnare. E questo non è corretto non solo nei miei riguardi, ma nei confronti di tutti i soggetti interessati”.

Il musicista ci ha confidato che in passato ha persino ricevuto richieste di risarcimento da alcune persone che avevano sborsato cifre considerevoli per partecipare alle lezioni che avrebbe dovuto tenere presso strutture di cui non conosceva nemmeno l’esistenza. E’ chiaro che in casi come questi un artista non può fare altro che intervenire legalmente per tutelare il proprio nome e la propria attività. Jurman ha voluto spendere qualche parola anche sull’effettiva utilità di corsi e docenze brevi. Oggi la maggior parte dei corsi di canto promettono risultati immediati con sforzi minimi, offrono lezioni stereotipate e audizioni in classi numerose e sovraffollate. “Io mi batto da sempre perché ai miei allievi sia offerto qualcosa di diametralmente opposto. Lezioni individuali, calibrate sulle difficoltà del singolo studente, ci permettono di lavorare con la massima serietà, nel rispetto delle particolarità e delle esigenze espressive di ogni artista”. Luca Jurman ha spiegato il suo metodo nel libro “Vocal Classes: l’evoluzione nel canto”, che in pochi mesi è diventata una sorta di bibbia per chi studia canto, e che consigliamo a tutti gli aspiranti artisti di leggere. “Ve ne spedirò una copia in redazione,” ha scherzato l’artista. Quello che è certo è che, grazie a questa lunga chiacchierata, abbiamo avuto modo di conoscere da vicino un professionista che con grande umiltà e professionalità ha voluto fare chiarezza su una piccola polemica che si era innescata sui social network. Non possiamo che ringraziarlo per il tempo che ha voluto dedicare al nostro magazine e ai nostri lettori, auspicando di vederlo davvero e al più presto a Piacenza, magari in concerto nel nostro splendido Teatro Municipale. Una cornice più che adatta per la sua bellissima musica.

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