Pollastri: ”L’Emilia-Romagna si conferma una Regione spendacciona”

Prima variazione alla Finanziaria Regionale 2010

"Regione spendacciona", non ha usato mezzi termini Andrea Pollastri (PdL) che, discutendo durante la seduta odierna dell’Assemblea della prima variazione al Bilancio di previsione 2010, si è scagliato contro l’Amministrazione Errani ed il suo modo di gestire le risorse.

L’azzurro ha introdotto il suo intervento leggendo uno studio della CGIA di Mestre da cui risulta che, nella generale crescita delle spese delle Regioni tra il 2001 ed il 2008 di circa il 47,7%, l’Emilia-Romgna ha segnato un record a livello nazionale con un aumento di ben il 100,7%, gran parte del quale utilizzato non per nuove spese o investimenti ma per mantenere il funzionamento della Regione e dei suoi Enti (l’incremento della spesa corrente è del 69,7%.

"Questi dati – ha spiegato – fanno cadere il mito dell’Emilia-Romgna come una Regione virtuosa e dinamica e appare quella realtà che da sempre il centro-destra denuncia una realtà dove i costi sono fuori controllo e servono a mantenere gli apparati ed il consenso elettorale che essi generano alla sinistra che governa."

Entrando nel dettaglio della variazione Pollastri ha rilevato come "Gli obiettivi che, secondo le parole propagandistiche della Giunta, avrebbero dovuto caratterizzare l’intervento, ossia il sostegno all’occupazione, il contrasto ai danni causati dagli eventi atmosferici ed il taglio alle spese inutili, non trovano reale riscontro nei numeri. Le risorse destinate al territorio (rifacimento strade, messa in sicurezza, protezione civile, ecc.) sono solo 35 milioni su un totale di 212, poco più del 16% del totale. Altrettanto scarse quelle destinate allo sviluppo economico: 78,6 milioni, il 37%. Quindi meno della metà della variazione è destinata ai suddetti obiettivi."

"Il resto – ha proseguito -, ossia il 63% della variazione, andrà a coprire la voragine caratterizzata da sociale e sanità. Ancora una volta appare chiaro che le ASL, che dovrebbero provvedere in autonomia alle proprie spese, tagliando gli sprechi e razionalizzando le risorse, hanno bisogno di continue "boccate d’ossigeno" della Regione senza le quali non stanno in piedi."

"Malgrado le lamentele del Presidente Errani sui tagli – ha aggiunto – si vedono ancora fondi per i cosiddetti "pozzi senza fondo", l’Aeroporto di Forlì, la Fondazione "Toscanini", gli impianti del Corno alle Scale, la Fiera di Bologna, tutti Enti da cui si era detto che la Regione si sarebbe via via disimpegnata facendo prevalere l’iniziativa privata, anche per rispetto per altri territori, come la Provincia di Piacenza, non beneficiati da queste continue prebende. Scarse, invece, le risorse destinate ai progetti giovanili (e quindi agli oratori) ed al recupero degli edifici monumentali."
"Demagogica e risibile – ha concluso pollastri – anche la questione dei tagli: su spese di rappresentanza, auto blu, consulenze, organizzazione di convegni ci si aspettava tagli più consistenti rispetto al 20% previsto."

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