AVIS. Donazione di Montechiarugolo verso la Clinica Pediatrica dell’Ateneo

Un assegno di 600 Euro è stato devoluto in favore della Clinica diretta dal Prof. Sergio Bernasconi

La Presidente Nadia Magri ha consegnato una busta contenente un assegno di 600 euro raccolti soprattutto in occasione della festa annuale sociale svoltasi nel settembre 2009. Si tratta del contributo che i donatori di sangue della sezione AVIS di Montechiarugolo hanno raccolto in favore
dell’attività di ricerca che la Clinica Pediatrica sta cercando sempre più di potenziare in vari settori specialistici.

Con tale gesto la Presidente Nadia Magri ha voluto anche ricordare l’attività che la Prof.ssa Anita Ammenti, andata recentemente in pensione, ha svolto per oltre 20 anni, con grande dedizione e serietà, a favore dei bambini nefropatici e delle loro famiglie nel suo ruolo di ricercatrice
universitaria e di responsabile dell’ambulatorio di nefro-urologia pediatrica.

Sergio Bernasconi, ringraziando calorosamente la Presidente Magri e attraverso lei tutti i donatori AVIS di Montechiarugolo, e sottolineando la grande importanza della solidarietà, ha ricordato come vi siano stati continui progressi nella diagnosi e nella cura delle malattie renali dei bambini, ma che «le cure ottimali richiedono una continua ricerca di nuove conoscenze, e i contributi dei cittadini sono di grande aiuto anche per permettere a giovani medici di poter completare la loro formazione in Centri di eccellenza».

In particolare i contributi che sono giunti negli ultimi mesi alla Clinica da parte di associazioni e di singoli privati sono stati impiegati per ammodernare e potenziare sia a livello strumentale sia con l’inserimento, attraverso contratti di ricerca e borse di studio di giovani biologi, il Laboratorio della Clinica Pediatrica, che da oltre 40 anni rappresenta un punto di riferimento per le varie attività specialistiche in cui si articola la moderna pediatria.

Il Prof. Bernasconi ha poi avuto parole di grande apprezzamento e stima per la Prof.ssa Ammenti che senza grandi clamori ha fornito un ottimo servizio assistenziale ai bambini nefropatici e ha incentivato la passione per questa branca della pediatria in molti giovani, alcuni dei quali lavorano oggi all’estero in posizioni di primaria importanza nella ricerca nefrologica.

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