I laureati all’Università di Parma sono più giovani della media

Gli studenti dell’ateneo di Parma sono più regolari negli studi secondo uno stodio di AlmaLaurea

I laureati dell’Università di Parma coinvolti nel XII Profilo dei laureati italiani – presentato venerdì 28 maggio dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea all’Università di Bologna al convegno "L’istruzione universitaria nell’ultimo decennio. All’esordio della European Higher Education Area" – sono i giovani usciti dall’Ateneo nel 2009: in tutto 4.529. Tra questi, 2.378 laureati di primo livello, 1.345 laureati nei percorsi specialistici biennali e 482 laureati a ciclo unico.

A nove anni dall’avvio della riforma universitaria nel nostro Paese e in vista del rilancio della European Higher Education Area è ora possibile tracciare un attendibile bilancio d’insieme che ricordi le caratteristiche dei laureati dell’anno 2001 (quelli prodotti dal vecchio ordinamento) e descriva le caratteristiche di quelli di oggi, laureati nel 2009.

DAL 2001 AL 2009: I LAUREATI DI PARMA PRIMA E DOPO LA RIFORMA

Per capire gli effetti della riforma è possibile fare un confronto tra il complesso dei laureati di Parma del 2009 e i laureati, sempre dell’Università di Parma, che hanno concluso gli studi prima della riforma (2001). Dal confronto emerge una figura di neodottore più giovane alla laurea, più regolare negli studi, con maggiori esperienze di stage.

L’età media alla laurea nel complesso dei laureati di Parma del 2009 è di 25,9 anni contro i 27,2 anni dei laureati usciti nel 2001 (e scende ulteriormente a 24,6 anni per i laureati di primo livello 2009). Il valore è influenzato, in negativo, dalla crescita dei laureati che si sono iscritti all’Università di Parma con due o più anni di ritardo rispetto all’età canonica dei 19 anni: nel 2009 sono stati il 15% nel complesso, con una punta sino al 24% per i laureati specialistici.
I laureati dell’Università di Parma, nel loro complesso, vengono soprattutto da famiglie dove il titolo accademico entra per la prima volta in casa: il 70% ha entrambi i genitori non laureati (è il 74% tra i laureati di primo livello; il 69% tra gli specialistici) confermando ciò che la Riforma ha incentivato, ovvero un allargamento dell’accesso agli studi universitari a fasce di popolazione meno avvantaggiate.

Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, gli effetti positivi sulla regolarità negli studi sono evidenti: i laureati di Parma in corso nel 2001 erano appena il 10,8% contro il 44,4% del complesso dei laureati del 2009. In questo caso con notevoli differenze tra i cicli di studio: sono in corso 45 laureati su cento di primo livello, quota che lievita al 56,4% tra gli specialistici.

Con la riforma crescono notevolmente anche le esperienze di tirocinio e stage che coinvolgevano il 12,5% dei laureati di Parma del 2001 contro il 49% dei laureati 2009 (il 53% dei laureati di primo livello, il 50% dei laureati a ciclo unico e il 47% dei laureati specialistici).

La tendenza al proseguimento degli studi, già elevata prima dell’avvio della riforma (riguardava il 58,4% dei laureati di Parma del 2001), viene confermata: 58,3 laureati su cento di Parma intende formarsi ulteriormente dopo aver conseguito il titolo. La percentuale si dilata in modo particolare, raggiungendo il 76%, fra i laureati di primo livello del 2009.

I LAUREATI DI PRIMO LIVELLO 2009 DELL’UNIVERSITÀ DI PARMA

Il traguardo della laurea è raggiunto in media a 24,6 anni. La media nazionale è di 26,2 anni.
La regolarità negli studi per i laureati di Parma è più elevata della media nazionale: il 45% conquista il titolo in corso (con un 26% che si laurea al primo anno fuori corso) contro il 39% del complesso dei laureati di primo livello. La riforma universitaria ha portato anche ad un aumento dei laureati che frequentano regolarmente le lezioni: il 71% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti, contro il 67% della media nazionale.

Il 74% dei laureati di primo livello di Parma ha entrambi i genitori non laureati, come nella media nazionale.
I laureati dell’Università di Parma di primo livello che hanno svolto tirocini e stage sono il 53,3%, percentuale di poco inferiore alla media nazionale (54,5%).
L’esperienza di studio all’estero coinvolge il 7% laureati di primo livello di Parma (3,3 con programma Ue). La media nazionale è del 10,6% (5,2% con Erasmus).

L’88% dei laureati di primo livello dell’Università di Parma si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 34,8% lo è "decisamente"). Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all’Università risponde "sì", ed allo stesso corso dell’Ateneo, il 69% dei laureati (la media nazionale è del 68%). Una percentuale che aumenta notevolmente considerando anche i laureati che si riscriverebbero all’Università di Parma, ma cambiando corso (9%).

E dopo la laurea? Il 76% dei laureati di Parma intende proseguire gli studi, poco meno di quanto avviene nel complesso dei laureati (77%). La gran parte dei laureati 2009 che ha espresso queste aspirazioni formative punta ad una laurea specialistica: il 65%. Un altro 6% intende iscriversi a un master universitario.

I LAUREATI SPECIALISTICI 2009 DELL’UNIVERSITÀ DI PARMA

Performance particolarmente brillanti mostrano i laureati specialistici del 2009 di Parma. Che si tratti di laureati di qualità è confermato dalla loro particolare regolarità. L’analisi condotta mette in evidenza che si tratta di giovani che hanno concluso i loro studi in corso nel 56% dei casi – ed altri 33 su cento con un anno di ritardo – contro il 50% del complesso dei laureati specialistici.

L’età media alla laurea nel complesso dei laureati specialistici di Parma del 2009 è di 26,5 anni (la media nazionale è di 27,3 anni); valore che sarebbe ancora inferiore al netto del 24% di studenti che si sono iscritti con due o più anni di ritardo rispetto all’età canonica.
La votazione finale è prossima al massimo (in media 107,4 su 110).
Laureati di qualità, si è detto, favoriti probabilmente anche dall’ambiente familiare di provenienza che li vede uscire nel 29% dei casi da famiglie con almeno un genitore laureato.
Nell’esperienza formativa dei laureati specialistici si riscontrano indici particolarmente elevati di frequenza alle lezioni: 77 laureati su cento dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti.
Si riscontra, inoltre, una consistente esperienza di stage, che coinvolge complessivamente 47 laureati specialistici di Parma su cento (contro il 53,3% a livello nazionale).
L’esperienza universitaria compiuta con la laurea specialistica risulta ampiamente apprezzata: sono decisamente soddisfatti 43 laureati su cento, altri 48 esprimono comunque una valutazione positiva, tanto che 79 laureati su cento si riscriverebbero all’Università di Parma.

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