Foti richiama il PD. ”Il dovere di partecipazione è di tutti”

”Se la zarina capogruppo del PD nella Circoscrizione 1 vuol giocare a braccio di ferro, può iniziare a mangiare ricchi piatti di spinaci”

In più occasioni negli ultimi mesi l’attività della Circoscrizione N° 1 è oggetto di censura da parte dei furori uterini della capogruppo del PD. Nessuno dubita che gli scarsi risultati ottenuti anche nelle recenti elezioni regionali all’interno della Circoscrizione N° 1 abbiano ulteriormente frustrato chi, anche assommando i partiti, non riesce mai a rappresentare più di un terzo dei consiglieri eletti, ma non si capisce proprio il perché si debba imputare al Presidente della Circoscrizione la mancanza del numero legale. In primo luogo, perché una questione etica vorrebbe che chi, come i consiglieri del PD, gioca a farlo mancare avesse il buon senso di riconsegnare il gettone di presenza, che è appunto attribuito per la presenza e non per la comparsa”.

”Il dovere di partecipazione, infatti, è di tutti, della maggioranza come dell’opposizione, e far sentire la voce della Circoscrizione dovrebbe interessare tutti, perché, se così non fosse, allora non avrebbe senso il ruolo consultivo delle circoscrizioni stesse, che – proprio perché ben poco possono deliberare, ma molto proporre – dovrebbero preoccuparsi di questa seconda attività e non giocare a guardare dal buco della chiave se un consigliere di maggioranza è assente o meno”.

”In ogni caso, vi è un modo per stroncare questo giochetto riprovevole di far mancare il numero legale giusto appunto per finire sul giornale, non avendo ovviamente nulla da dire sul piano politico e amministrativo: potrà, infatti, la maggioranza valutare se non iniziare a convocare i consigli – come la legge consente – in seconda convocazione. Qui allora assisteremmo alla farsa che chi esce in prima convocazione per far mancare numero legale, finirebbe non solo per essere una comparsa pagata, ma inutilmente pagata”.

”Buon senso, quindi, vorrebbe che nel caso vi siano ragioni dirimenti, o forzature politiche, o iniziative non condivise si possa ricorrere all’espediente di far mancare il numero legale, ma quello di erigere a sistema di lotta politica questa forma può portare a ostruzionismi diffusi e a tappeto in tutte le altre circoscrizioni e perché no, in consiglio comunale”.

”Se la zarina capogruppo del PD nella Circoscrizione vuol giocare a braccio di ferro, può iniziare a mangiare ricchi piatti di spinaci”.

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