Difficoltà dell’invio telematico del certificato di malattia all’Inps

Critica delle associazioni dei medici di famiglia, parla Tommaso Foti

Premessa ”la funzione strategica e positiva assolta dai medici di famiglia nell’ambito del sistema sanitario nazionale”, l’on. Foti (PDL) sottolinea come ”la procedura stabilita per la compilazione del certificato on line porrebbe a carico del medico di famiglia una serie di voci delle quali egli non può farsi garante (è il caso, ad esempio, del luogo di reperibilità durante la malattia del lavoratore che attualmente viene dichiarato e comunicato all’Inps dallo stesso, sotto la propria responsabilità)”.

A ciò si aggiunge il fatto che, prosegue il parlamentare del Popolo della Libertà, ”in alcuni casi le regioni non hanno fornito sistemi per la trasmissione on line dei certificati che qui interessano, come previsto dalla normativa vigente” e, ancora, ”in alcune zone del Paese non vi è copertura Adsl”.

Per queste oggettive difficoltà, che portano anche a contestare ”le sanzioni poste a carico del medico nel caso rilasci certificazioni che attestino dati clinici non direttamente constatabili, né oggettivamente documentati”, l’on. Foti chiede ai Ministri della Pubblica Amministrazione e Innovazione e della Salute ”se e quali iniziative intendano assumere al riguardo e in particolare se non ritengano opportuno che il certificato telematico richieda le stesse indicazioni previste in quello cartaceo e che le informazioni di carattere non sanitario introdotte nella certificazione telematica siano soggette ad autocertificazione”.

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