Firmato l’accordo di cooperazione tra l’ateneo di Parma e l’universita’ ”7 aprile” di Zawia

Il Rettore ha incontrato due membri dell’Università libica per sottoscrivere un’intesa tra i due Atenei per la ricostruzione di percorsi formativi e di ricerca nell’ambito ingegneristico e fisico

Mercoledì 24 marzo presso il Rettorato del Palazzo Centrale universitario si è svolto un incontro tra il Prof. Gino Ferretti il Dott. Sabri Elkateb – Direttore della Cooperazione Internazionale e il Dott. Giamal Badda – Direttore della Ricerca e del Centro PG dell’Università “7 Aprile” di Zawia (Libia), per la firma di un accordo di cooperazione didattica e scientifica e per valutare concrete possibilità di cooperazione nell’ambito della realizzazione di percorsi formativi congiunti e di iniziative di ricerca nell’ambito ingegneristico e fisico.

All’incontro hanno preso parte l’Avv. Paolo Fiore, in rappresentanza dell’Avv. Antonio De Capoa – Presidente della Camera di Commercio Italo-Libica, l’Ing. Barbara Panciroli – Capo Settore Ricerca e il Dott. Alessandro Bernazzoli – Capo Servizio Rapporti Comunitari e Internazionali dell’Università di Parma.

La visita dei due membri della delegazione libica è proseguita nel pomeriggio al Campus universitario ove si sono tenuti una serie di incontri con il Preside della Facoltà di Ingegneria Prof. Antonio Montepara, presso il Dipartimento di Fisica con il Prof. Roberto De Renzi, nei Dipartimenti di Ingegneria Industriale, Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territori e Architettura e Ingegneria dell’Informazione diretti rispettivamente dal Prof. Rinaldo Garziera, dal Prof. Roberto Cerioni e dal Prof. Giorgio Picchi. Nell’ambito di queste visite hanno partecipato anche i docenti, Prof. Alberto Petroni e Prof. Roberto Montanari del Dipartimento di Ingegneria Industriale.

L’intesa tra le due Università è nata grazie ad un incontro svoltosi lo scorso 2 novembre presso l’Università di Zawia organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Libica. I rapporti tra le due Università sono favoriti anche dalla forte apertura economica e culturale verso l’Italia sancita dagli accordi che la Libia ed il nostro Governo hanno messo in atto nel 2009.

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