Presentato in Malesia un progetto dell’ateneo su farmaci antimalarici

Il progetto intende principalmente utilizzare le risorse farmaceutiche per risolvere i problemi della terapia della malaria negli adulti e nei bambini

Alcuni docenti del Dipartimento Farmaceutico dell’Università degli Studi di Parma (il Prof. Ruggero Bettini, il Prof. Paolo Colombo e la Prof.ssa Sara Nicoli) hanno presentato lo scorso 22 febbraio a Penang, in Malesia, il progetto “Innovazione nella terapia della malaria in pazienti adulti e bambini: applicazioni delle tecnologie a rilascio modificato”, presentato dall’Università di Parma e dalla società farmaceutica Lisapharma e che vede come partner straniero la Universiti Sains Malaysia (USM) – Palau Penang, Malaysia.
La malaria è una malattia provocata da un microrganismo che, per problemi di resistenza, richiede il trattamento con almeno due sostanze somministrate contemporaneamente, di cui una è l’artemisinina. Secondo dati aggiornati del WHO, l’incidenza della malattia raggiunge 500 milioni di casi per anno con un rischio del 2% in Europa, ma raggiunge il 77% nel Sud est asiatico.
Inoltre è in forte aumento la percentuale dei bambini dai 6 mesi ai 5 anniche contraggono la malattia.
Una forma farmaceutica a rilascio modificato, che favorisca da parte delpaziente l’assunzione delle dosi ed il rispetto della posologia, sarebbe importante per innovare la cura della malattia.
Gli elementi innovativi proposti nel progetto per il trattamento della malaria sono due: il primo è la somministrazione di farmaci antimalarici in associazione utilizzando le tecnologie di rilascio modificato studiate a Parma; il secondo è
l’introduzione di un nuovo antimalarico studiato a Penang.
Il progetto è stato cofinanziato al 50% dal Ministero dello SviluppoEconomico (Dpt. per l’Impresa e l’Internazionalizzazione), DG per le Politiche di Internazionalizzazione e Promozione Scambi.

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