Inizia la scuola. Il messaggio del sindaco Roberto Reggi

Suona la prima campanella, nonostante le preoccupazioni per l’influenza e le proteste dei sindacati

La prima campanella del nuovo anno scolastico ha suonato nonostante le proteste dei sindacati. Le parole del Ministro Gelmini, ieri, all’inaugurazione del nuovo anno scolastico sono state di comprensione per i docenti precari, riconoscendo che il precariato è “un disagio totale reale” e ribadendo l’impegno del Ministero che a breve emanerà il provvedimento salva-precari.

A Piacenza il sindaco Roberto Reggi ha voluto accompagnare l’inizio della scuola con un messaggio augurale rivolto agli studenti che vi riportiamo integralmente.


Tornare a scuola è un po’ come infilarsi, di nuovo, le scarpe. Lo so, sembra una cosa buffa ma se ci pensiamo bene è proprio così!

Se c’è una cosa difficile da fare quando si ritorna dalle vacanze è infilarsi le scarpe: durante l’estate abbiamo indossato comodi sandali e ciabatte o ci siamo infilati calzettoni pesanti e robusti scarponi per affrontare la suggestione delle montagne, oppure ancora abbiamo corso a piedi nudi sull’erba o con scarpe leggere e un po’ rovinate, abbiamo sudato e ci siamo riposati sotto gli alberi al campo giochi o sulle nostre colline.

Insomma, i nostri piedi sono stati liberi durante le vacanze e, cosa davvero particolare, sono stati loro che ci hanno portato e accompagnato in quei luoghi che ricorderemo. Abbiamo sempre bisogno di scarpe per affrontare la vita, per camminare senza paura, per arrivare lontano. Infilarsi le scarpe, dopo una lunga estate con i piedi liberi è una fatica, così come lo è allacciarsi bene le stringhe.

E la scuola, lo sappiamo bene tutti, è fatta anche di fatiche, di regole, di impegno. Se non ti allacci bene le scarpe, rischi di inciampare e cadere; se non ti impegni con costanza a scuola, rischi di non imparare, di trovare degli ostacoli, di perdere la fiducia in te stesso, di non mettere più in gioco i tuoi talenti. La scuola ti dà le scarpe robuste per affrontare la vita, le regole per imparare sempre e ovunque, il desiderio e la curiosità per non fermarti a quello che leggi sui libri ma per provare, sperimentare, scoprire. Ti insegna a chiederti sempre il perché delle cose e a pensare con la tua testa, così preziosa e unica.

È la scuola il luogo in cui puoi conoscere il mondo tramite gli insegnanti e puoi scoprire tante cose nuove dai racconti e dalle esperienze dei compagni che arrivano da ogni parte del nostro bellissimo pianeta e da quelle degli amici che, pur camminando ogni giorno con noi, non possono consumare le suole delle loro scarpe, ma hanno abilità diverse, preziose per imparare a stare e a crescere bene con tutti.

Allora il mio augurio, quest’anno è questo: che la vostra avventura a scuola sia come un paio di scarpe belle, robuste, colorate, comode. Che possiate calzarle con il desiderio di fare tanta strada, di scoprire con curiosità e passione tutto quello che vi circonda e che ci sia spazio per nutrire anche la vostra fantasia. Che possiate, giorno dopo giorno, rendere più bello e buono il mondo in cui vivete anche solo con un sorriso. Che possiate, passo dopo passo, scoprire che la fatica, l’impegno, la volontà sono gli ingredienti per imparare senza confini e per avere sempre l’occasione di crescere con il cuore e con la mente.

Con l’affetto di sempre.

Roberto Reggi

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