Istat. Maglia nera a Piacenza per l’attenzione all’ecologia

La nostra città si colloca in coda alla classifica, al 95° posto su 111 Comuni

Quasi ultimi. E’ questo il tremendo risultato della ricerca Istat che colloca Piacenza in coda alla classifica per il rispetto dell’ambiente e l’attenzione all’ecologia. La caduta di Piacenza (che crolla dall’86° posto al 95°, su 111 Comuni analizzati) è valutata in base ad alcuni parametri: si analizza il nostro piano energetico, il piano verde, l’adozione delle misure di razionamento nell’erogazione dell’acqua per uso domestico, si considerano eventuali campagne di monitoraggio del rumore, si esaminano le procedure e i risultati della raccolta selettiva e differenziata dei rifiuti, la lotta ai rumori e allo smog, e la guerra al PM10.

Stando all’Istat, Piacenza è soprattutto sprecona sul fronte acqua (che, tra parentesi, ha la maggiore presenza di nitrati in Italia). Consumiamo molta più acqua rispetto alla media nazionale, forse perché da sempre abituati ad averne in abbondanza, e lo spreco non solo non diminuisce dal 2006 ad oggi, ma continua ad aumentare.

Sempre secondo la classifica Istat, oltre ad un piano per il risparmio di risorse idriche, mancherebbero anche il piano energetico e quello del verde.

Il dato negativo di Piacenza stride con quello del resto dell’Emilia Romagna che risulta essere la regione più attenta all’ambiente, con tre città (Bologna, Modena e Ravenna) nella top ten dell’Istat per l’attenzione all’ecologia.

Queste informazioni dovrebbero aiutarci a riflettere su come spesso il tema dell’ambiente sia sbandierato in campagna elettorale per poi scomparire dai tavoli di chi ci governa il giorno dopo l’elezione. I nostri movimenti ambientalisti, troppo seduti a causa della vicinanza ideologica con chi governa Piacenza, si limitano a fare spallucce. Un esempio? Natali, di Legambiente, ha dichiarato su Libertà: "Obiettivamente il 95° posto mi sembra sia troppo penalizzante: esistono valutazioni che ci sfuggono ma certamente alcune criticità vengono confermate, vedi aria, acqua e rifiuti".
Certe valutazione non dovrebbero sfuggire a chi si fa portabandiera del problema ambiente, e certamente non sfuggono a noi cittadini che sopportiamo smog e blocchi del traffico, che ci impegnamo nel nostro piccolo a fare la raccolta differenziata e a pagare i costi elevatissimi della tassa sui rifiuti, e sopportiamo con pazienza i disagi viabilistici sperando che il teleriscaldamento non sia solo l’ultima promessa da marinai di questa Giunta.

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