Teatro di figura e teatro d’attore per i bambini dai 5 ai 10 anni

In scena lo spettacolo liberamente ispirato al libro di Collodi

Pinocchio raccontato con figure ed oggetti animati, mossi da animatori discreti ed attenti. Immagini, accompagnate da poche essenziali parole, che saranno la chiave di lettura per lasciarsi andare a suggestioni ed emozioni. Con la speranza di “acciuffare” il trasgressivo burattino (sempre in fuga da sé stesso e dal mondo) non tanto per renderlo a tutti i costi saggio e ubbidiente, quanto piuttosto per potersi con calma confrontare con lui, guardandolo negli occhi.

E’ questo il Pinocchio che il Teatro del Canguro vuole rappresentare sulla scena con lo spettacolo “Pinocchioo! – un burattino (bambino?) in fuga” liberamente ispirato al libro di Carlo Collodi. Teatro di figura e teatro d’attore per la rappresentazione rivolta ai bambini dai 5 ai 10 anni, in programma da mercoledì 16 a venerdì 18 aprile al Teatro Comunale Filodrammatici per la Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in banco” organizzata da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura, Provincia di Piacenza – Assessorato al Sistema scolastico e formativo, lavoro, iniziative istituzionali per la pace e il patrocinio dell’Unicef. Spettacoli alle ore 10 di mercoledì 16 e giovedì 17 aprile, mentre venerdì 18 aprile è prevista una doppia recita alle ore 9 e alle ore 10.45.

«Ci sono voluti trent’ anni perché il Teatro del Canguro s’incontrasse con Pinocchio – spiegano gli artisti della Compagnia – e dopo tanta attesa, dovuta alla rispettosa considerazione per il libro di Collodi, lo spettacolo vuole anche essere un simbolico omaggio a chi prima di noi (al cinema, in teatro o in televisione) si è avvicinato al più famoso burattino di legno».

Di Lino Terra, Fabrizio Valentini, Renato Patarca, Nicoletta Briganti, Natascia Zanni, “Pinocchioo!” vede le musiche di Gustavo Capitò, figure ed animazioni di Nicoletta Briganti e Renato Patarca, impianto scenico e grafica di Fabrizio Valentini. In scena Nicoletta Briganti, Lara Giancarli, Renato Patarca, Umberto Rozzi, regia di Lino Terra.
Pinocchio è sempre altrove, è sempre più in là…è sempre oltre! Se vogliamo parlargli lo dobbiamo inseguire… se vogliamo convincerlo di qualche cosa dobbiamo metterlo alla prova, aspettare che si bruci i piedi a causa della sua testardaggine… e solo allora, forse, avremo la sua attenzione. Pinocchio non appartiene al nostro mondo… a quello reale, adulto, al mondo delle regole… la sua è una dimensione deformata, surreale, a volte luminosa, colorata e ricca di suoni, altre volte lugubre, triste, quasi gotica. I personaggi che incontra sono spesso ambigui ed esagerati: assassini, truffatori, animali antropomorfi parlanti e pensanti.

Le situazioni che si trova a vivere sono sempre esasperate come l’essere ciuco da circo, cane da guardia, o addirittura ritrovarsi all’interno d’ un enorme pescecane o peggio impiccato ad un albero!

E poi Pinocchio, al di là di tutto questo, è una bellissima favola traboccante poesia… nelle pagine di Collodi c’è il malinconico desiderio d’un padre senza figlio e c’è lo stupore dell’incontro tra un mondo quasi totalmente popolato da maschi e l’universo femminile. Un incontro che può avvenire attraverso le sembianze e le parole d’ una bambina, o attraverso la suadente condotta simile a quella di una mamma soltanto desiderata, oppure attraverso la saggia disponibilità di chi si comporta come un’ amica più grande, ma in ogni caso sempre un incontro magico e “fatale” con… un volto incorniciato da improbabili capelli turchini. Infine c’è in Pinocchio il desiderio della normalità, condizione alla quale sotto sotto, tutti i più grandi trasgressori e anticonformisti anelano, ma che allo stesso tempo sono costretti a rifiutare perché troppo spesso tale condizione si accompagna a convenienza, conformismo e ipocrisia. E allora corri Pinocchio! Forse non ti raggiungeremo mai… ma per tutti noi, grandi e piccoli, sarà sempre divertente e misterioso correrti appresso per strade, stradine, campi e paesi. E se talvolta sarai costretto a qualche ingenua bugia…non ti preoccupare: il naso lungo può essere normale per un burattino, mentre per un bambino… beh, un bambino vero è sempre una benedizione del cielo, anche se a volte non dice tutta la verità!

Per assistere agli spettacoli di “Salt’in banco” la prenotazione è obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni, Teatro Gioco Vita – Ufficio Scuola, tel. 0523.332613, scuola@teatrogiocovita.it.

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