La rivolta degli indiani Lakota. ”Non facciamo piu’ parte degli Stato Uniti”

Nuovi passaporti per chi rinuncerà ad essere americano

I trattati tra gli USA e gli indiani Lakota vennero firmati più di 150 anni fa, ma adesso non sono altro "che parole senza senso su carta priva di valore". E’ dura e netta la presa di posizione di una delle tribù Sioux più leggendarie, che ha dato alla storia figure come Toro Seduto e Cavallo Pazzo.

Troppe le violazioni degli accordi e troppi gli abusi che le popolazioni originarie degli USA avrebbero subito."Non siamo più cittadini statunitensi e tutti coloro che vivono nell’area dei cinque Stati del nostro territorio sono liberi di unirsi a noi" attacca Russell Means, uno degli attivisti più famosi, annunciando tra l’altro che, a coloro che rinunceranno alla nazionalità statunitense, saranno consegnati nuovi passaporti e patenti di guida e, nella nuova entità statale, non si dovranno più pagare le tasse. "Abbiamo 33 trattati con gli Stati Uniti che non sono stati rispettati" rincara la dose Phyllis Young, colui che aiutò a organizzare la prima conferenza sugli indigeni, a Ginevra nel 1977.

Potrebbe interessarti

arte e sostenibilità Arte Laguna Prize sostenibile

Arte e sostenibilità. Un approccio olistico catalizzatore di cambiamento

L’intersezione tra arte e sostenibilità rappresenta un campo fertile di esplorazione e innovazione, dove gli …