Il campione del Siviglia non ha retto all’arresto cardio respiratorio

Un fisico statuario, una brillante carriera calcistica, un figlio in arrivo il mese prossimo, ma per Antonio Puerta tutto ciò non sarà più possibile. Muore a 22 anni a causa della sua più grande passione: il calcio che ad Antonio ha dato tanto, ma che forse ha preteso troppo. Domenica, nella partita del campionato spagnolo contro il Getafe, il capione andaluso era svenuto destando subito la preoccupazione di dirigenti e compagni che avevano assistito altre due volte ad episodi silmili. Dopo alcuni attimi di tensione Antonio si riprende e abbandona il campo di gioco tra gli applausi del pubblico. Arrivato nello spogliatoio sviene ancora, da qui la decisione del ricovero d’urgenza. Tutto inutile l’arresto cardiaco respiratorio provoca danni irreparabili anche a livello celebrale e nel pomeriggio di martedi 28 agosto Antonio muore. Cordoglio nel mondo del calcio internazionale e solidarità da parte dei club, ma Antonio Puerta ha smesso di giocare.